Raramente abbiamo lavorato su design altrui ma qui e di seguito presento tre collaborazioni con architetti. Ugo La Pietra, Roberto Beretta e Antonio Macchi Cassia ci hanno mostrato il progetto di questo letto con doppio baldacchino scorrevole e ci hanno chiesto come potevamo realizzarlo. Ho subito pensato a un lungo, unico filo che scorresse da un’estremità all’altra allacciandosi con un nodo a doppia bocca di lupo come nel mio Schermo C. Agli architetti l’idea è piaciuta e il grande letto trasportato nello studio è diventato il centro di questo mio balletto di nodi. Lalla Ranza ha invece lavorato lo stesso materiale ai ferri su grossi bastoni poggiati per il loro peso su sedie da regista. Non girava mai il lavoro ma si sedeva lei per un ferro di qua e per un ferro di la dalla maglia. Terminato il lavoro era proprio magico stare sotto quel doppio tetto scorrevole e non riuscivamo a staccarcene.